Cybercrime

La capillare diffusione delle nuove tecnologie, in particolare l’Information Technology unitamente all’avvento della telematica, ha determinato un nuovo spazio per la criminalità: tale spazio è stato disciplinato dalla legge 547 del 1993 ha integrato le norme del codice penale e del codice di procedura penale relative alla criminalità informatica.

La difesa nei procedimenti di cybercrime necessita di specifiche conoscenze tecniche (ad esempio in tema di digital forensics) che possono risultare risolutive specialmente nella fase dell’acquisizione della prova: le ispezioni e i sequestri aventi ad oggetto dispositivi digitali o, comunque, dati residenti in supporti informatici, sono operazioni che possono determinare l’esito del procedimento in un senso o nell’altro.

La formazione specifica e l’esperienza maturata dai professionisti dello Studio consentono di fornire una adeguata assistenza tecnica in tutte le fasi del procedimento, anche facendo ricorso a consulenti tecnici di parte.

Lo studio ha trattato recentemente i reati di:

  • accesso abusivo a sistema informatico (art. 615 ter c.p.)
  • danneggiamento informatico (635 bis c.p.)
  • intercettazione di comunicazioni telematiche (art. 617 quater c.p.)
  • frode informatica (art. 640 ter c.p.)
  • furto d’identità digitale (art.  494 c.p.)
  • truffe sulle piattaforme (marketplace, e-bay, facebook, amazon etc…)
  • clonazione di sito web, mirroring di dati in violazione del diritto d’autore
Articoli correlati

Dal nostro blog